venerdì 29 aprile 2011

Voglia

Oggi mi sono svegliata con una gran voglia, ma è anche una di quelle mattine in cui le cose da fare sono tante ed è impossibile prendersi qualche attimo per se.
Mi faccio una doccia e anche se veloce non tralascio di curare il mio corpo con le mie creme e i miei profumi, mi inebrio di me stessa ed è una cosa che mi fa stare bene.
Raccolgo i capelli in un cignon, mi trucco sottolineando solo la bocca con un gloss brillante, infilo i miei occhiali e veloce, senza nemmeno pensare mi vesto con  il solito completo da ufficio; camicetta di seta bianca e gonna nera a vita alta lunga fino al ginocchio, niente calze oramai fa caldo e decoltè semplici nere con tacco, insomma la classica donna d'ufficio che si vedono anche nei film.
Prendo la mia borsa quasi correndo, ed esco nella tumultuosa mattinata, ho voglia  penso, una voglia intensa e  incessante, sento gli slip bagnarsi, sento l'odore del desiderio pervadermi, con la mente inizio a vagare, farei sesso anche qui, in mezzo alla strada, davanti agli sguardi di tutti; incrocio al mio passare sguardi di uomini, e mi chiedo se anche loro sentono il mio desiderio, se è così intenso da potersi scorgere a occhio nudo, e se anche loro sentono l'odore dei miei umori che mi stanno bagnando le mutandine.
Sento il cuore iniziare a battermi velocemente, le mani iniziano quasi a tremarmi, mi sembra quasi di impazzire.
Finalmente il lavoro, entro saluto Maria la mia segretaria e mi chiudo in ufficio alla velocità della luce, butto a terra la mia borsa, appendo la mia giacca e sprofondo con un sospiro nella mia poltrona.
Dio che voglia non ne posso più, veloce chiamo Maria e le chiedo per cortesia di non disturbarmi per dieci minuti, mentre lo dico con l'altra mano mi sono già tirata su la gonna e mi sto già sfilando impaziente gli slip, abbasso la cornetta e inizio a masturbarmi avidamente, mi sembra di non farlo da secoli, sento il mio clitoride gonfio e turgido, ho voglia tanta, mi lecco le dita e le infilo nella mia figa oramai fradicia, prima delicatamente poi più in fondo; senza pensare sollevo la mia gamba fin sopra la scrivania e mentre con una mano mi dedico al clitoride, con l'altra infilo avidamente tre dita fino a sentire i muscoli della mia figa contrarsi in spasmi di piacere, godo, mi mordo le labbra per non far uscire alcun suono dalla mia bocca, infine esausta come se avessi fatto una maratona con il cuore che batte all'impazzata, le mani tremanti e bagnate, rimango ansimante per qualche minuto, poi con un gran respiro soddisfatta, cerco di ridarmi un contegno, mi aggiusto un ciuffo di capelli ribelle, mi guardo in uno specchietto il trucco e, inizio a cercare gli slip che non ricordo dove li ho lanciati nella foga.
Mi chino a guardare sotto la scrivania suona il telefono ed ecco il primo appuntamento della giornata.
Accidenti non ho ancora trovato gli slip, tiro giù la gonna in fretta e prego che non si senta il mio odore, mentre con lo sguardo cerco disperatamente le mie mutandine.
Maria fa accomodare il signor X, lo chiamerò così per ovvie ragioni, gli stringo la mano, sorrido gentilmente e ci accomodiamo, è un uomo sui 45 anni, affascinante, l'osservo parlare, le sue mani fin troppo curate mi fanno dedurre che va spesso nei centri estetici, non ha i capelli ma ha uno sguardo davvero bello, un occhio è color nocciola, l'altro verde grigio, sorrido e penso a come sia possibile aver gli occhi di due colori così diversi, ha un buon profumo, non forte e nemmeno troppo dolce.
La sua voce è calda e tranquilla e la trovo molto piacevole, discutiamo per quasi un ora fino a quando decido di fare una pausa e prenderci un caffè, chiamo Maria e attendo.
Adesso i nostri discorsi sono passati dal lavoro a un livello più personale, con il caffè in mano ci ritroviamo a sorridere e scherzare come fossimo amici di vecchia data, Mister X si alza con la tazza in mano e si avvicina alla finestra, affianco alla mia scrivania, lo osservo e lo ammiro, alto, fisico asciutto, bello nel suo completo grigio, cosa sta dicendo in questo momento non riesco nemmeno a sentirlo, sento invece che sto ricominciando a bagnarmi e solo ora, mentre sento il mio umore colarmi tra le cosce mi ricordo che sono senza mutandine, mi era completamente passato di mente, lui si gira e mi sorride, forse è riuscito a scorgere il mio imbarazzo, si avvicina al fianco della scrivania, poi si ferma e guarda in basso, oddio adesso vorrei sprofondare, si china e tira su i miei slip compiaciuto, come se avesse trovato un magnifico trofeo, mi alzo velocemente pronta a strapparglieli di mano imbarazzata ma anche divertita dopotutto, afferro gli slip e lui afferra il mio polso con l'altra mano sorridendo si porta gli slip e la mia mano al viso e inizia ad annusarli.
In quell'istante le mie difese cadono, mi sento completamente rapita da quel gesto da quest'uomo; mi sorride e mi avvicina stingendomi una mano sul fianco, io non faccio resistenza. senza nemmeno accorgemene ci stiamo baciando con passione, mi slaccia la camicetta e inizia a mordermi il collo, la spalla, mi tira su la gonna con entrambe e mani sui fianchi e sorride nel constatare che sono senza slip, mi tira su e mi fa sedere sulla scrivania, le nostre bocche si cercano avide, la mia camicetta è completamente sbottonata, mi ha abbassato il reggiseno e ha cominciato a baciarmi e strizzarmi le tette mi sembra di impazzire, così nel mio ufficio, dove al massimo mi concedevo un orgasmo con le mie mani, sto per scopare con uno sconosciuto.
Scende avido tra le mie gambe e inizia a leccarmi e succhiarmi il clitoride mi allarga le gambe e io sfilandomi i tacchi, gli appoggio i piedi sulle spalle dio come godo, inizio a toccarmi  anche io ho voglia di essere penetrata e lui lo capisce benissimo, torna a baciarmi e io gli sfilo la giacca e inizio ad aprirgli la camicia, lui velocemente si sfila i pantaloni, io lo fermo solo un attimo per passargli il preservativo, ne ho sempre qualcuno con me, nella vita non si sa mai e mi compiaccio di vedere che è soddisfatto anche lui del gesto, il suo cazzo è incredibilmente grosso, duro e bagnato, ho voglia di prenderlo in bocca, ma mi ferma.
Ha due occhi incredibili e mentre lo guardo lui con un sorriso è dentro di me, inizia a scoparmi con foga mi prende entrambe le gambe e le porta sulle sue spalle mentre mi scopa, sembriamo due animali, poi mi guarda mi bacia e si calma, come se mi guardasse per la prima volta, mi sussurra che sono bellissima, che siamo due pazzi, sorride mi prende in braccio  e mi sdraia sul tappeto, rimango stranita e felice allo stesso tempo, lui ricomincia tutto da capo, questa volta con lentezza e dolcezza, mi bacia mi penetra, mi scioglie i capelli, mi leva gli occhiali, fa l'amore con me, mi fa letteralmente impazzire, lui viene più volte, non ho idea per quanto tempo siamo andati avanti, so solo che Maria si fece sentire timidamente da dietro la porta ,dicendo che andava in pausa, probabilmente aveva capito.
Io stesa sul tappeto con lui, la testa appoggiata al suo petto mi sentivo beata, ascoltavo il suo cuore battere dapprima veloce per poi riprendere il ritmo normale.
Cosa ci è successo mi dice sorridendo, chi lo sa dico io ricambiando il sorriso.
Ci rivestiamo, entrambi soddisfatti, l'accordo è concluso, ci scambiamo i numeri lui mi bacia ancora, si china mi sfila gli slip dicendo che quelli sono suoi ora, gli sorrido e lo saluto.
Avrei trascorso una giornata intera con lui, penso un po' triste, ma è stato tutto fantastico, quasi da film.
nell'ufficio vuoto regna il silenzio, mi sistemo vado in bagno mi do una sciacquata e attendo il ritorno di Maria, alle 15 ho un altro appuntamento di lavoro, sono indecisa se uscire e andare a comprarmi un nuovo paio di slip.
Mi sento benissimo un leone.
La mia giornata trascorre ottimamente, arrivano in fretta le 18, alla fine ho optato per rimanere senza mutandine, X mi ha chiamato più volte nel pomeriggio, ed ogni volta che lo sentivo cominciavo a colare, mi sono sentita sensuale e vogliosa per tutto il giorno.
Sono arrivata a casa alle 19, ho acceso lo stereo,  mi sono fatta un lungo bagno e mi sono rilassata, stasera ci vediamo e non vedo l'ora ...  ho una gran voglia.....

domenica 24 aprile 2011

Mi presento

Sono stata concepita da una scopata indesiderata, probabilmente a causa di questo sono diventata ciò che sono.
Ero piccola quando per la prima volta ho avuto a che fare con il sesso.
Io dormivo con mia madre, in un lettino accanto al suo, mia madre era  una donna forte e bella, non si faceva mancare nulla, era ammirata e invidiata da tutti, e lei era brava ad approfittarsi di tutto ciò.
Ricordo quante volte nel buio della stanza, l'ho vista intrecciarsi con uomini a me sconoscuti, vedevo ombre di corpi nudi, unirsi e ansimare, sentivo i loro respiri e i gemiti  ed infine l'odore acre del piacere riempirmi le narici; a quei tempi ancora non capivo cosa stesse realmente accadendo, nonostante tutto stavo in silenzio, facendo finta di dormire, incuriosita e eccitata.
Poco tempo dopo, in  prima elementare, un nuovo incontro con il sesso, questa volta più cruento, fu con il mio baby sitter, un uomo oltre la 40ina che si occupava di me, mentre mia madre non c'era.
Ricordo il suo odore di fumo e le mani nodose, ricordo quando mi diceva che ero bella e profumata e mentre lo faceva usava mettermi sulle sue gambe accarezzandomi le cosce; spesso mi faceva sdraiare a pancia sotto e poi mi alzava la gonna mi abbassava le mutandine fino alle ginocchia, poi si sdraiava sopra di me piano, fino a farmi sentire il suo cazzo duro e umido sulla mia schiena e, in mezzo alle mie gambe, andava avanti a lungo strusciandosi avanti e indietro, io rimanevo impietrita e incuriosita al tempo stesso, capivo che non era una cosa giusta ma ero troppo spaventata e mi sentivo troppo colpevole per poter dire o fare qualche cosa, rimanevo così, immobile, sentivo il suo respiro farsi sempre più veloce, la sua pelle sudare, fino a quando qualcosa di caldo di colpo mi bagnava il culo e la schiena, qualcosa che aveva quell'inconfondibile odore aspro che oramai conoscevo bene, poi mi ripuliva, mi chiedeva scusa e infine mi faceva il solletico x farmi sorridere.
Tutto ciò andò avanti all'infinito, senza che nessuno seppe mai la verità, quell'uomo in fondo non era così malato, mai mi fece vedere il suo cazzo e mai si permise di penetrarmi, si limitava a strusciarsi sul mio corpo e a riempirmi la schiena di baci e sborra.
Quando mi veniva a prendere mia madre, nessuno diceva nulla, io rimanevo a volte con la convinzione che lei fosse a conoscenza di quello che accadeva, altre volte pensavo invece che la colpa era mia se accadeva tutto questo e che ero una persona schifosa.
Andavo a casa con una senzasione di sporco che nessun lavaggio di mani e nessun bagno riusciva a farmi andare via.
Poco più grande a furia di spiare mio fratello, mia madre e i suoi innumerevoli amanti e le svariate riviste porno che giravano per casa, iniziai a capire molte cose e con consapevolezza iniziai quindi a cercare il mio piacere, dapprima con carezze, poi imparai a masturbarmi avidamente.
Divenne per me come una droga, lo facevo ovunque e sempre, probabilmente se ci penso i miei genitori sapevano, ora come ora, mi viene da sorridere.
Mio fratello molto più grande di me, era quello crudele, mi chiamava puttana e mi trattava malissimo, mi riempiva di botte e trascorreva la giornata insultandomi pesantemente anche di fronte ai suoi amici.
Nonostante tutto grazie alla mia determinazione andai avanti per la mia strada, furono anni di ricerca e di sperimentazione che mi furono poi estremamente utili.
In prima media il mio corpo cambiò radicalmente, io cercavo di nasconderlo, ma era impossibile, piacevo agli uomini, li attiravo a me come api sul miele, quasi sempre molto più grandi di me, senza nessun pudore ricevevo le richieste più assurde e sporche.
Avevo solo 12 anni quando diedi il mio primo bacio con la lingua, a 13 già facevo pompini da paura, e già mi chiedevano di mettermelo nel culo, dio quanto è sempre piaciuto il mio culo e pensare che solo da poco ho scoperto il suo potenziale.
A 16 anni ebbi il mio primo rapporto completo, negli anni precedenti mi ero spinta solo in hard petting, nonostante la voglia incessante non riuscivo ad accettare l'idea che qualche cosa mi entrasse dentro.
Era di qualche anno più grande, affascinante e passionale mi portò a casa sua, e facemmo l'amore.
Il dolore fu la sensazione più forte, non provai alcun piacere, nonostante lui fosse stato molto bravo e nonostante fosse dotato di un cazzo bellissimo.
Quella fu solo la prima di innumerevoli scopate, ogni giorno in ogni momento in qualsiasi posto, in qualsiasi situazione, nulla ci fermava, il pudore? Non esisteva
Si scopava in auto, sulle cale, nei parchi, a lavoro, negli ascensori, nei bagni, ovunque potevo essere sua, come più gli piaceva. Andavo in giro nuda, vestita solo di giacche lunghe e tacchi vertiginosi, così mi voleva ed io imparai subito a essere schiava, padrona, bimba o seduttrice, nei 3 anni che ne seguirono cercai avidamente il famoso piacere, quello che solo da sola riuscivo a raggiungere e che lui ahimè non fu mai in grado di regalarmi.
Finì così senza rimpianti o rammarichi da parte di entrambi, la differenza di età era troppa e a parte il sesso nulla ci legava, inoltre volevo capire se il problema era mio o se era lui che in qualche modo non era capace di soddisfarmi.
In fondo fu davvero un bravo amante, uno splendido amico e mi insegnò davvero tanto.
Passarono gli anni, io ebbi molti altri uomini, fu un susseguirsi di storie brevi e senza senso, io da parte mia li ho amati tutti, e ad ognuno ho dato tutta me stessa.
Cari uomini, animali così semplici e meravigliosi!!
Io sono stata certamente fortunata nella vita, non ho mai conosciuto qualcuno che mi dicesse di no, ed io ero grata ad ognuno e anche se era anche per una sola notte, diventavo per loro l'amante sognata da una vita.
Finita la mia ricerca per riuscire ad ottenere il tanto desiderato orgasmo, oramai rassegnata,  Divenni una bravissima attrice, imparai a concentrarmi unicamente sul piacere del mio uomo, questo divenne il mio unico godimento,  vedere il mio amante colmo di gioia e desiderio, sentirlo impazzire di piacere gemente e appagato, diventava per me l'estasi totale. Fingere di venire non era difficile, in fondo anche se in modo diverso godevo anche io, Il sentirsi così padrona della situazione mi ha sempre deliziato.
Vuoi le mie labbra, la mia figa, il mio culo? prendi ciò che vuoi io in cambio non chiedo nulla, se non semplice rispetto
Ora sono una donna di 40 anni,  gioco con il sesso e mi diverto, far sesso con me è sempre appagante, almeno così mi dicono, riesco a far eccitare un uomo più volte nell'arco di una notte e loro sono felici di poter mostrare erezioni lunghe e durature anche subito più di un orgasmo.
Non mi sono mai innamorata veramente, In fondo io amo tutti gli uomini, amo le loro passioni, i loro discorsi, i loro corteggiamenti, amo essere usata, amata, amo sentire che mi cercano, che mi desiderano, amo le loro false promesse amo la soddisfazione che leggo nei loro occhi dopo avermi scopata, so che alcuni di loro riescono a vedermi per quella che sono, uno spirito libero, una persona che ha molto da dare e che si accontenta poi di molto poco, so anche però che molti di loro mi vedono come una semplice puttana. 
Questo a volte fa male, anche se ho imparato a essere molto più selettiva. Ora non mi concedo così facilmente e non perchè mi senta superiore, ma perchè in fondo con il tempo ll mio desiderio è calato e spesso trovo più semplice darmi piacere da sola piuttosto che intortarmi in qualche storia a cui dopo devo trovar una via di fuga ...
Mi piace scopare e mi piace farmi scopare, mi piacciono i morsi sulla schiena e i baci sul collo, amo lo schiaffo sul culo e la carezza sul viso...mi piace tutto e con ognuno è diverso, con alcuni è superlativo, con altri noioso.
In questi anni avrò goduto solo una decina di volte grazie ad un uomo, ma sono soddisfatta ugualmente.
Chiamatemi stupida o semplicemente chiamatemi :)

Ascoltami...